Monique Olivier è stata la moglie di Michel Fourniret e le sue vicende vengono raccontate nel film A un passo dalla verità.

Chi è Monique Olivier, la moglie di Michel Fourniret

Monique Olivier, nata nel 1949, è stata la moglie di Michel Fourniret, noto come il “mostro delle Ardenne”, uno dei più terribili serial killer della storia francese. Olivier è stata coinvolta direttamente nelle attività criminali del marito, aiutandolo in diversi rapimenti e omicidi. Condannata all’ergastolo per il suo ruolo nei delitti, è diventata una figura centrale nei casi di cronaca nera più scioccanti di Francia.

La sua complicità nei crimini di Fourniret ha sollevato molte domande su come una donna apparentemente normale possa essere diventata un’assistente in una serie di orrori senza fine. Monique Olivier ha ammesso di essere stata coinvolta in diversi crimini e, a partire dal 2003, ha collaborato con le autorità rivelando informazioni cruciali sui delitti commessi da suo marito.

La complicità nei crimini di Michel Fourniret

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Monique Olivier è stata condannata all’ergastolo per aver aiutato il marito nel sequestro, nello stupro e nell’omicidio di due giovani donne: Joanna Parrish, una studentessa britannica di 20 anni, e Marie-Angèle Domèce, una ragazza francese di 18 anni. Gli omicidi sono avvenuti tra il 1988 e il 1990, ma Fourniret non è mai stato processato per questi crimini, poiché è morto in carcere nel maggio del 2021.

La Olivier è stata anche accusata di complicità nel rapimento di Estelle Mouzin, una bambina di nove anni scomparsa nel 2003 e il cui corpo non è mai stato ritrovato. La Olivier ha avuto un ruolo chiave nell’adescare le vittime, presentandosi come una figura rassicurante per attirarle nel furgone del marito, da dove iniziavano le loro terribili sorti.

Il processo e la condanna di Monique Olivier

Il processo contro Monique Olivier è iniziato dopo che il marito ha confessato una serie di omicidi, poco prima della sua morte. Durante le udienze, è emerso che la Olivier non solo ha collaborato con Fourniret nelle sue azioni, ma ha anche giocato un ruolo attivo in alcune fasi dei crimini.

La giustizia francese l’ha condannata all’ergastolo per concorso in due omicidi e un rapimento, con una pena detentiva minima di vent’anni. È stata inoltre accusata di complicità in altri quattro rapimenti e omicidi commessi dal marito, per cui aveva già ricevuto una prima condanna nel 2008, seguita da una seconda condanna nel 2018 per complicità in un altro omicidio.

Le scuse di Monique Olivier alle famiglie delle vittime

Prima della sentenza, Monique Olivier ha chiesto pubblicamente scusa alle famiglie delle vittime. In un discorso davanti alla corte, ha dichiarato: “Mi pento di tutto quello che ho fatto e chiedo perdono alle famiglie delle vittime, pur sapendo che è imperdonabile.” Le sue parole, però, non sono bastate a mitigare la rabbia e il dolore delle famiglie colpite dai crimini.

Il padre di Joanna Parrish, una delle vittime, ha dichiarato: “Non c’è mai stato alcun dubbio nella nostra mente che lei fosse ugualmente responsabile dell’omicidio di Joanna e di altre vittime completamente innocenti.” La sua dichiarazione riflette la convinzione che Olivier abbia avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dei crimini di Fourniret.

Cosa fa oggi Monique Olivier

Monique Olivier è attualmente detenuta in carcere, dove sta scontando la sua condanna all’ergastolo. La sua reclusione rappresenta una delle punizioni più severe mai inflitte in Francia per complicità in omicidi seriali. Dopo la morte del marito, la Olivier ha continuato a collaborare con le autorità fornendo dettagli sulle azioni criminali di Fourniret, ma la sua richiesta di perdono non ha cambiato il verdetto della giustizia francese.