Si sono conclusi poco fa a Gragnano i funerali di Alfonso Porpora, lo chef di 40 anni morto in un incidente stradale sulla Strada Statale 268 del Vesuvio tre giorni fa.

Il rito funebre ha avuto inizio alle 10.30 alla Chiesa del Carmine di Gragano: tante le persone a salutare per l’ultima volta lo chef che da tempo era residente ad Agerola.

Il famoso chef, classe ’81, originario di Gragnano, ha perso la vita mentre si stava recando a lavoro. La tragedia si è verificata presso la statale Vesuviana all’ingresso di Scafati: l’impatto tra un’automobile ed una moto è stato mortale per lo chef Porpora.

Le dinamiche del sinistro non sono tutt’ora chiare, ma sull’accaduto la Procura di Nocera ha subito aperto un’inchiesta.

Per ora non ci resta che piangere la morte del famoso chef che aveva deciso di vivere ad Agerola: città che lo ha accolto con calore per ben 15 anni della sua vita.

Una vita che è stata ricca di esperienze, durante le quali il suo talento ha potuto facilmente emergere e grazie alle quali ha potuto sviluppare quelle qualità che lo hanno reso uno chef d’eccellenza.

Eccellenza che ha raggiunto grazie alle sue sole forze, di fatto tutti lo ricordano come un uomo meticoloso e attento a ogni gesto, con l’innata capacità di elaborare e organizzare al meglio il proprio team.

Queste doti state riconosciute addirittura all’estero, più precisamente in Francia, dove lo chef ha ricevuto dal ristorante stella Michelin dell’Hotel Villa Belle Rose il premio come “Meilleur employé de la saison”.

Inoltre dal 2016 è stato il sous chef del ristorante stellato Terrazza Bosquet al Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento. Un percorso che, come commentava egli stesso, gli ha permesso di perfezionare quelle qualità organizzative che l’hanno reso grande.

Recentemente, lo chef Porpora era tornato nella sua terra; infatti, era lo chef del noto ristornate Pastabar Leonessa dell’Interporto di Nola (Na).

Ci stringiamo nel dolore dei familiari e dei suoi cari, ricordando il suo talento e la sua dedizione nel lavoro.