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A chi è ispirato Will Hunting – Genio ribelle: storia vera

Film storico degli anni ’90 dal grande successo cinematografico, questa sera in prima tv Will Hunting – Genio Ribelle. A chi è ispirato? Uno sguardo alla storia vera.

La storia di Will Hunting – Genio Ribelle

Il film “Will Hunting – Genio Ribelle”, diretto da Gus Van Sant e con protagonista Matt Damon, rimane un’icona del cinema.

La trama segue la vita di Will Hunting, un giovane problematico che vive ai margini della società di Boston. Afflitto da un passato violento, Will ha bisogno di superare le sue difese emotive per aprirsi all’amore e all’amicizia.

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Nel film, il protagonista risolve casualmente un complesso problema matematico al MIT, attirando l’attenzione del professore Gerald Lambeau. Questo evento segna l’inizio di una straordinaria trasformazione per Will, che viene accompagnato da uno psicologo, Sean Maguire, interpretato magistralmente da Robin Williams.

I temi della trama

La storia affronta temi profondi come l’amore, il rimpianto, l’amicizia e l’importanza delle piccole cose. La regia di Gus Van Sant, inizialmente pensata come un thriller, si evolve in una narrazione complessa sull’animo umano e sui delicati legami interpersonali.

Il film, rilasciato nel 1997, ha conquistato due premi Oscar, tra cui quello per la miglior sceneggiatura originale. Anche a distanza di oltre vent’anni, “Will Hunting – Genio Ribelle” continua ad ispirare e insegnare attraverso ogni visione.

Matt Damon, autore della sceneggiatura insieme a Ben Affleck, interpreta brillantemente il protagonista Will Hunting. Il cast comprende anche Ben Affleck nei panni dell’amico Chuckie e Robin Williams nel ruolo dello psicologo Sean Maguire, il cui monologo toccante rimane uno dei momenti più memorabili del film.

A chi è ispirato il film? La verità

Nonostante la potenza emotiva della storia, il film non è basato su una storia vera. Tuttavia, Matt Damon ha inserito molte delle sue esperienze personali nella trama, dando un tocco di autenticità al personaggio di Will. La scena in cui Will risolve un problema matematico sulla lavagna è ispirata a un evento realmente accaduto con il fratello di Damon.

Inoltre, il monologo di Robin Williams sulle diverse sfaccettature della vita è un punto culminante del film, vincendo a ragione il premio Oscar come miglior attore non protagonista.

Francesca Petriccione

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