Elisa ha presentato al Festival di Sanremo la sua bellissima O forse sei tu un brano che ha riscosso un grandissimo successo.
Andiamo a scoprire a chi è dedicata la canzone e il significato del brano.
O forse sei tu di Elisa: testo
Sarà che il tempo poi alla fine proprio non ci sfiora
O forse è solamente il cielo;
Quando si colora un po’ di più
O forse sei tu
O forse sei tu;
Ti capirei se non dicessi neanche una parola
Mi basterebbe un solo sguardo
Per immaginare il mare blu;
E niente di più, E niente di più
E chiedimi tu come stai
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te;
Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Quella scusa per farti un po’ ridere;
E io sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere;
Sempre, Sempre
Sarà che tra tutto il casino sembra primavera
Sarà che la vertigine non mi fa più paura;
E guardo giù
O forse sei tu
O forse sei tu
E chiedimi tu come stai;
Se ancora io non l’ho capito
E se domani partirai
Portami sempre con te;
Sarò
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità
Una scusa per farti sorridere;
Sì che sarò
Quell’istante che ti porterà
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere;
Sempre
Mille volte
Ti ho cercato
Ti ho pensato
Un po’ più forte
Nella notte;
Ancora
Mille volte
Quella musica risuona in ogni parte;
Nella notte
Forse sei tu
Tra le luci di mille città
Tra la solita pubblicità;
Quella scusa per farmi un po’ ridere
Forse sei tu
Quell’istante che mi porterà;
Una piccola felicità
Quella stupida voglia di vivere
Sempre, Sempre, Sempre
Quella stupida voglia di vivere.
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Significato della canzone di Elisa
Elisa con la sua O forse sei tu racconta l’amore e l’empatia che è capace di creare miracoli e grandi cambiamenti.
“O forse sei tu, Ti capirei se non dicessi neanche una parola, Mi basterebbe un solo sguardo, Per immaginare il mare blu, E niente di più“.
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L’amore e la vicinanza è quella che provoca i più grandi e importanti cambiamenti.
“Sarà che tra tutto il casino sembra primavera, Sarà che la vertigine non mi fa più paura, E guardo giù“.