La storia di Santa Trofimena, patrona di Minori, alla quale i fedeli del paese costiero sono molto legati, è controversa e contesa tra storia e leggenda. La tradizione popolare vuole che Febronia da Patti, in provincia di Messina, subì il martirio in tenera età, intorno ai dodici – tredici anni per mano del padre, in conseguenza del suo rifiuto al matrimonio con un pagano perchè cristiana, aveva fatto il voto di castità.

Il corpo, affidato alla custodia di un’urna, fu gettato in mare, dove le correnti lo spinsero sino alla spiaggia di Minori, dove viene ancora oggi custodito e venerato.

Alcuni studiosi tra cui don Alfonso Sidoti, portano avanti una tesi che vorrebbe che Santa Febronia da Patti, diventata Santa TrofimenaMinori sia stata una suora di Sibapoli in Mesopotamia, l’odierna Nusaybin in Turchia, il cui culto si è diffuso in tutto l’impero bizantino a partire dalla prima metà del VII secolo.

Febronia di Sibapoli durante le persecuzioni dei cristiani ordinate da Diocleziano fu condotta davanti al giudice Seleno, che la condannava ma che nello stesso tempo le proponeva salva la vita in cambio delle nozze col nipote ed il martirio fu conseguenza del suo rifiuto.

Sono tanti i dubbi storici sulla ricostruzione della vita di Febronia da Patti o della suora di Sibapoli, fatto sta che questa ha creato negli abitanti della Costiera Amalfitana e del paese siciliano un grande senso di devozione e appartenenza.

La leggenda vuole anche che ci siano dei dubbi sul nome. Secondo alcuni, infatti, pare che Trofimena sia il nome proprio della giovane ragazza che nel 305 subì il martirio dal padre, le cui reliquie furno ritrovate nel paese della Costiera Amalfitana nel 1793 e Febronia il nome della famiglia, quindi il cognome. Ovviamente per chi sostiene che Febronia sia stata una suora di Sibapoli vissuta tra il 610 ed il 641, la questione del nome non esiste, perchè il corpo arrivato a Minori non sarebbe quello della giovane di Patti.

Sarà difficile, per non dire impossibile, stabilire in futuro quale tra le leggende, tradizioni orali, invenzioni di fantasia o ricostruzioni definite storiche legate a Santa Trofimena siano vere, fatto sta che alla sua figura Minori e i minoresi sono e resteranno sempre legati.